Camorra: potrebbero tornare in carcere i nipoti di Zagaria
Potrebbero tornare in carcere i fratelli Filippo, Nicola e Mario Francesco Capaldo, nipoti del boss dei Casalesi Michele Zagaria, coinvolti nell'indagine della Dda di Napoli sulle infiltrazioni del clan nel settore dei supermercati tra CASERTA e la provincia di Napoli La Corte di Cassazione ha infatti accolto il ricorso presentato dalla Procura di Napoli contro l'annullamento, da parte del Tribunale del Riesame, dell'ordinanza di custodia cautelare che aveva portato in carcere i fratelli Capaldo.
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Di rilievo la figura del primogenito Filippo Capaldo, arrestato piu' volte, e ritenuto dagli inquirenti il successore alla guida del clan designato dallo stesso zio Michele Zagaria. Con Filippo e i fratelli erano finiti in carcere l'imprenditore della grande distribuzione Paolo Siciliano, titolare di note catene di supermercati come "Pellicano", considerato socio occulto dei Capaldo, il 55enne Alfonso Ottimo, le "contabili" di Filippo Capaldo, ovvero Michela Di Nuzzo e la madre Viola Ianniello.

Era ai domiciliari il marito della Di Nuzzo, Giovanni Merola, cui, secondo gli inquirenti, sarebbe stato intestato un conto corrente su cui finivano i soldi di Capaldo provenienti dalla partecipazione al business dei supermercati. Le misure cautelari sono state pero' annullate dal Tribunale del Riesame di Napoli tra l'8 e il 19 febbraio, e cosi' i Capaldo e gli altri arrestati sono tornati liberi dopo poco piu' di due settimane di detenzione preventiva. La Procura ha presentato ricorso in Cassazione, e ora potra' richiedere un nuovo arresto per i nipoti del boss.






