Ieri sera i Carabinieri hanno sequestrato nuova documentazione nella sede della societa’ di gestione, che si trova al Lido di Stresa presso la stazione di partenza della funivia.
Non si esclude che nelle prossime ore il registro degli indagati veda aumentare le persone iscritte: sono al vaglio del magistrato le posizioni degli altri dipendenti della societa’ dopo che e’ emerso che nell’ultimo mese sarebbero stati piu’ volte bloccati i freni per permettere all’impianto di funzionare senza interruzione.
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Diversi operai hanno lavorato alla funivia ed e’ considerato probabile che, oltre ai tre in stato di fermo, altre persone abbiano partecipato alle operazioni di posizionamento delle ‘forchette’.
Ma si cerca anche chi sapeva e non ha fatto nulla per impedirlo. Sotto la lente della procura anche le ditte che si occupavano della manutenzione dell’impianto e che hanno effettuato i controlli.
E mentre il perito nominato dai magistrati ha cominciato ieri i rilievi sul campo, si attende per domani mattina l’interrogatorio di garanzia, quando Luigi Nerini (proprietario di Ferrovie del Mottarone), il direttore dell’esercizio Enrico Perocchio e il capo servizio Gabriele Tadini compariranno davanti al gip Donatella Banci Bonamici.
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