Sequestro dell’ormeggio abusivo a Napoli. I gestori del molo rompono i sigilli e sfidano le autorità
Dopo il sequestro dell’ormeggio abusivo sulla scogliera del Lungomare nei pressi del Consolato Americano, i gestori dell’attività rompono i sigilli e danno vita ad un’aggressiva protesta nei confronti della autorità.
“Questa volta abbiamo deciso di presentare un esposto anche alla Procura oltre alle denunce già fatte alla capitaneria di Porto, alla Guardia Costiera, ai Carabinieri e alla Polizia Municipale.Potrebbe interessarti
Napoli, verso la riapertura di Largo Maradona: convocato tavolo tra Comune e commercianti
Napoli, scomparso da Pianura il 41enne Alessandro Adaldo: ricerche in corso
Campi Flegrei, scoperto il "tallone d'Achille" della crosta: la chiave per capire bradisismo e terremoti
Largo Maradona, la protesta dei commercianti: il murales coperto dopo il blitz della Municipale
Come è possibile che venga consentito tutto ciò? Chiediamo che a nessun soggetto sia consentito di avvicinarsi all’area in questione, tanto meno di proseguire in attività illecite e non autorizzate. Inoltre ci è stato comunicato dall’Autorità Portuale che i soggetti che hanno dato vita ad una veemente protesta nei confronti delle autorità non sono i titolari delle concessioni delle boe e di alcun ormeggio, quindi evidente ci devono essere dei prestanome. Si indaghi anche su questo.”- ha dichiarato il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, i cui esposti alle autorità, insieme ad un chiesta de Il Mattino, hanno fatto scattare le denunce ed i sequestri per le vicende dell’ormeggio.