Per sei anni, tra il 1984 e il 1990 e’ stato il magazziniere dell’Isochimica, l’azienda del nucleo industriale di Avellino che scoibentava carrozze ferroviarie per conto di Ferrovie dello Stato. E’ morto per un mesotelioma pleurico, in conseguenza della prolungata esposizione all’amianto, senza protezioni adeguate.
Roberto Luisi, 57 anni di Avellino, e’ la trentatreesima vittima accertata per patologie provocate dall’amianto nell’azienda finita piu’ volte sotto inchiesta assieme al suo patron, Elio Graziano, coinvolto nello scandalo della lenzuola d’oro negli anni 90. Il processo per le vittime dell’Isochimica, per la mancata bonifica del sito industriale, lasciato per oltre trent’anni senza misure di sicurezza in un quartiere dove ci sono abitazioni e una scuola molto frequentata, e’ ormai alle battute finali.
La procura di Avellino ha gia’ formulato le richieste di condanna per i 27 imputati, con pene dai 10 ai due anni di reclusione per funzionari di FS, ex amministratori ed ex sindaci di Avellino e funzionari dell’Asl.
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