De Luca: "Garantire la qualità del comparto bufalino su modello bavarese"
"L'obiettivo è salvare il comparto bufalino della Regione, l'unico modo per salvarlo e garantirne l'assoluta qualità". Lo dice il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel suo intervento in consiglio regionale. "Se si immagina di poter salvare il settore con mezze misure e ambiguità lo condanniamo a morte - aggiunge -. Il primo obiettivo è salvare il patrimonio enorme dal punto di vista economico e sociale.
All'interno di questo obiettivo c'è quello di eradicare brucellosi e tubercolosi, rispetto a questo non si faranno passi indietro e non ci saranno compromessi. Il terzo obiettivo è un problema strutturale che riguarda le dimensioni delle aziende, il rapporto tra metri quadrati disponibili e numero di capi bufalini che possono essere ospitati. C'è poi un problema conseguente - incalza De Luca -, che è quello ambientale, legato allo smaltimento di reflui, al mancato adeguamento di troppe aziende alle normative ambientali e sanitarie e un'area marginale di economia parassitaria cresciuta intorno al settore.
Molti allevatori hanno fatto sacrifici enormi per adeguare gli allevamenti, mentre una quota marginale ha preferito abbattere i capi e andare avanti come se niente fosse" spiega il governatore.Potrebbe interessarti
Rinviato a giudizio il fondatore di Gesco, D’Angelo: "Accuse inaccettabili, rifarei tutto"
Elezioni Campania, 20 liste per sei candidati alla presidenza
Elezioni Campania, da Maria Rosaria Boccia al legale di Maradona: nelle liste anche molti figli di politici
Regionali Campania, Mastella sdogana il patto con Fico: 'Basta sirene, io sono il Centro'"
Se dobbiamo investire centinaia milioni lo faremo se il risultato sarà quello. Dovremo presentare - incalza - un modello di allevamento e dare contributi anche superiori a quelli che diamo per gli abbattimenti, ma spostarli dall'abbattimento alla riqualificazione delle aziende. Vediamo di avere anche una modifica della normativa perché il problema segnalato è anche questo. Gli allevatori sono pronti a investire, ma devono avere la possibilità anche di allargare allevamento, quindi pensare a procedure di esproprio dei terreni vicini".
"Dichiarare zona rossa un'area limitata significherebbe condanna a morte per il comparto bufalina dell'area casertana - conclude De Luca -. Bisogna essere attenti ed essere anche un po' maliziosi. Faremo infine in modo che i controlli allevamenti avvengano come Dio comanda, non avvertendo 24 ore prima le persone che devono essere controllate".





