I cuochi della Campania: 'Meta' ristoranti chiusi e nozze ferme'
Ristoranti senza spazio esterno chiusi, strutture per matrimoni e migliaia di coppie di sposi abbandonati a loro stessi. Queste le disposizioni che l'Unione Regionale Cuochi della Campania contesta nel giorno in cui si consente ai locali che hanno spazi esterni di riprendere la loro attivita'.
"Siamo in una crisi drammatica - commenta il presidente dei cuochi campani Luigi Vitiello - con tanti colleghi che stanno chiudendo i propri locali strangolati da fitti, mutui, tasse, utenze.Potrebbe interessarti
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Duro il commento del presidente vicario della Federazione Italiana Cuochi, nonche' segretario regionale, Pietro Roberto Montone: "Siamo alla resa di un comparto, a iniziare da quello delle cerimonie, con colleghi che in lacrime stanno dicendo a chi ha riprogrammato da un anno la propria cerimonia che non c'e' certezza futura, non c'e' garanzia. Abbiamo cercato di far comprendere alle istituzioni che non e' certo il settore ristorativo e degli eventi che ha contribuito a propagare il virus. Ma al nostro comparto si dice no a priori e poi si consente alla movida di fare tutto quello che vuole con zero controlli". L'Unione Regionale Cuochi della Campania fa presente al governo che la proroga ulteriore della chiusura e il protrarsi di questa crisi del settore "creera' una bomba in Campania con migliaia di famiglie sul lastrico", scrivono.






