Vandalizzata la scuola Rodinò di Ercolano. Una bambina scrive a Borrelli: “hanno sparso per terra e vandalizzato le cose di un mio amico disabile solo per divertimento.”. Il Consigliere di Europa Verde: “Chi distrugge scuole ed ostacola l’istruzione dei bambini è un essere indegno che merita di essere isolato.”
Ennesimo atto vandalico ai danni di un istituto scolastico. È accaduto la notte tra il 3 ed il 4 marzo ad Ercolano dove alcuni ignoti si sono introdotti nell’istituto Giulio Rodinò di via IV Novembre, chiuso causa covid, devastando alcuni armadietti e suppellettili.
L’accaduto ha destato la rabbia e l’indignazione di alunni, genitori ed insegnanti, tanto che una bambina ha voluto scrivere una lettera indirizzata al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli: “Sig.Potrebbe interessarti
Napoli, "Botti" illegali pugno di ferro della Prefettura: quasi metà delle fabbriche di fuochi è irregolare
Circumvesuviana, domenica stop tra San Giorgio e Torre del Greco per lavori
Blitz contro abusi sul mare: sequestri e multe in Penisola Sorrentina
Casavatore, partiti i lavori per la prima area di sgambamento cani
“Purtroppo non è neanche la prima volta cha succede una cosa simile, da quando mia figlia frequentata questa scuola, questo sarà il quarto o quinto episodio. Di recente anche la suola Iaccarino è stata vandalizzata. Quando stamattina i docenti hanno comunicato che la Dad sarebbe partita con mezz’ora di ritardo a causa dei danni causa dal gesto vandalico i bambini ci sono rimasti malissimo anche perché sono state trafugate le cose di un loro compagno disabile. Vergognoso. CI chiediamo: ad Ercolano non c’è più sicurezza neanche più per i bambini?”- sono le parole di Andra Arto, padre della bambina che si è rivolta a Borrelli.

“Chi distrugge scuole ed ostacola l’istruzione dei bambini è un essere indegno che merita di essere isolato. Non è la prima volta purtroppo che accadono simili episodi, per questo da tempo chiediamo più sicurezza per gli istituti scolastici. Servono più videocamere, più controlli e meno tolleranza nei confronti di chi compie questi gesti.” -il commento di Borrelli.






