Marcianise. Ruspe in azione nella proprietà del boss Salvatore Belforte. E’ in atto l’abbattimento delle opere abusive realizzate all’interno della villa confiscata alla famiglia dello storico capo dei Mazzacane tra via Grosseto e via Martin Luther King tra le quali la famosa piscina priva di permessi edilizi. La demolizione è stata attuata di iniziativa, dopo la decisione del tribunale, e tutto si sta svolgendo tranquillamente senza l’intervento delle forze dell’ordine.
La proprietà era stata oggetto di una confisca da parte della Dda: nel corso del blitz che aveva portato al sequestro della villa hollywoodiana del capoclan era stata scoperta la presenza dell’opera. La svolta ci fu quando gli agenti del comando di polizia municipale di Marcianise si recarono nell’area di proprietà della famiglia fondatrice della cosca alla prima traversa di via Grosseto. Nell’ispezione emerse, su un’area di mille metri quadrati, recintata con muri perimetrali e con due ingressi carrabili (uno su via Martin Luther King e l’altro su via Grosseto), la presenza di una piscina interrata 6×4 con una casetta in mattoni parzialmente demolita, priva di copertura e con all’interno rifiuti inerti.
La piscina era totalmente abusiva in quanto era stata realizzata senza permesso a costruire. La responsabilità è stata addebitata ai due proprietari: il boss Salvatore Belforte e la moglie Maria Concetta Zarrillo.
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