foto di repertorio
Aperto un fascicolo contro ignoti, per l’omicidio di Tiziana Cantone. “Un atto dovuto” fanno sapere dalla procura, dopo la denuncia depositata due settimane fa, dai legali della famiglia della 31enne di Mugnano, che il 13 settembre 2016 si sarebbe suicidata dopo la diffusione in rete di alcuni filati privati. Una svolta nelle indagini, anche se al momento non c’è nessun indagato. La denuncia è stata depositata contro ignoti quindici giorni fa. La documentazione è stata già iscritta e il pm Giovanni Corona è già al lavoro per svolgere le indagini.
Il fascicolo per omicidio contro ignoti, aperto dalla procura di Napoli Nord, pm Giovanni Corona, segue la denuncia per omicidio depositata dai legali della madre di Tiziana Cantone, Maria Teresa Giglio, difesa dall’avvocato Salvatore Pettirossi. Oltre alla denuncia, lo studio legale ha fornito al sostituto procuratore Corona, diversi elementi nuovi.
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Dallo studio dei tabulati forniti dalla società Vodafone e più in particolare da quelli che riguardano il traffico (vocale e internet) sviluppato da Tiziana Cantone il giorno 13 Settembre 2016, data del decesso di Tiziana, è emerso che l’iPhone di Tiziana, sia stato manipolato e chi lo ha utilizzato, per circa un’ora, fosse a conoscenza del pin. Così risulta dall’utilizzo intenso della rete internet, accesso avvenuto anche il giorno successivo. È fondamentale far notare che l’intera investigazione della polizia giudiziaria – si legge dalle carte depositate dal legale -, all’epoca dei fatti, si è basata sull’impossibilità di aprire i dispositivi in uso a Tiziana e di verificarne il contenuto (non essendo per l’appunto in possesso del pin di accesso). Condizione più volte ribadita nelle informative di reato redatte al riguardo.
Il fascicolo per omicidio contro ignoti, aperto dalla procura di Napoli Nord, pm Giovanni Corona, segue la denuncia per omicidio depositata dai legali della madre di Tiziana Cantone, Maria Teresa Giglio, difesa dall’avvocato Salvatore Pettirossi. Oltre alla denuncia, lo studio legale ha fornito al sostituto procuratore Corona, diversi elementi nuovi. Dallo studio dei tabulati forniti dalla società Vodafone e più in particolare da quelli che riguardano il traffico (vocale e internet) sviluppato da Tiziana Cantone il giorno 13 Settembre 2016, data del decesso di Tiziana, è emerso che l’iPhone di Tiziana, sia stato manipolato e chi lo ha utilizzato, per circa un’ora, fosse a conoscenza del pin. Così risulta dall’utilizzo intenso della rete internet, accesso avvenuto anche il giorno successivo.
È fondamentale far notare che l’intera investigazione della polizia giudiziaria – si legge dalle carte depositate dal legale -, all’epoca dei fatti, si è basata sull’impossibilità di aprire i dispositivi in uso a Tiziana e di verificarne il contenuto (non essendo per l’appunto in possesso del pin di accesso). Condizione più volte ribadita nelle informative di reato redatte al riguardo.
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