Laboratori e orti didattici nei beni dei boss dei Casalesi
Sorgeranno in un immobile confiscato al padrino del clan dei Casalesi Francesco "Sandokan" Schiavone i laboratori della sede distaccata di Grazzanise (Caserta) dell'Istituto tecnico G.C. Falco, che avra' l'indirizzo "Agrario, agroalimentare e agroindustriale", con due articolazioni: "Produzioni e trasformazioni" e "Gestione dell'ambiente e del territorio". Un progetto dal forte impatto sociale e culturale per un Comune che negli ultimi 25 anni e' stato sciolto tre volte per infiltrazioni camorristiche. Non e' un caso che la nuova amministrazione guidata dal settembre scorso dal sindaco Enrico Petrella sia nota come "amministrazione dei cento passi", nome preso dalla lista che ha sostenuto Petrella, denominata appunto Cento Passi, che nel ricordo di Peppino Impastato e della sua lotta contro la mafia che lo porto' ad essere ucciso, ha voluto mandare un messaggio chiaro al territorio di discontinuita' con il passato.
"Cento Passi" e' stato anche il nome di un'importante operazione antimafia dei carabinieri e della Direzione Distrettuale di Napoli che nel 2009 ha disarticolato il gruppo di camorristi legati al clan dei Casalesi che controllavano le attivita' illecite Grazzanise e dintorni, responsabili anche di un progetto di attentato alla stazione dell'Arma.Potrebbe interessarti
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Determinante e' stata la tempestiva collaborazione del dirigente dell'Itis Falco di Capua, Angelina Lanna, che ha elaborato il progetto didattico, e del presidente della provincia di Caserta, Giorgio Magliocca, che ha firmato il decreto che ha previsto la sede di Grazzanise". All'inizio c'era infatti solo un orto didattico, grazie alla Regione Campania, ma Petrella ha lavorato in questi mesi perche' una sezione distaccata dell'istituto tecnico fosse impiantata a Grazzanise. "Altrimenti l'orto didattico - dice Petrella - sarebbe stato come una cattedrale nel deserto. Ora i ragazzi di Grazzanise potranno imparare a scuola e applicare praticamente le lezioni". Il progetto complessivo e' di circa un milione di euro, e in futuro saranno coinvolti Universita' e Consorzio della Mozzarella di Bufala Dop



 
                                    

 
     


