"E' pronta a dare una mano contro la pandemia, Italia Medicina, l'associazione che riunisce un folto gruppo di ex guardie mediche, la quale dallo scorso 12 novembre, attende una risposta alla proposta formulata alla Regione con la quale affermano di essere a disposizione per dare una mano per fronteggiare l'emergenza epidemiologica con circa 300 unita'".
Lo sottolinea l'avvocato Erich Grimaldi, del "Comitato per il diritto alla cura tempestiva domiciliare nell'epidemia di Covid-19", che ha inviato una diffida a Palazzo Santa Lucia (Ufficio di presidenza e Unita' di Crisi), Prefettura, Comune e Protezione Civile di NAPOLI, e a tutte le Asl della regione con la quale chiede di conoscere la ragione di questo ritardo, "visto il momento emergenziale che stiamo vivendo". Si tratta di medici, sottolinea, Grimaldi, "che potrebbero essere preziosi per coprire le gravi criticita' della medicina territoriale e utili alle Unita' Speciali di Continuita' Assistenziale, che potrebbero concentrarsi in quelli che sono i propri compiti, al momento sotto organico in Campania".
"Non serve alcuna legge speciale - spiega Emilio Giuliano, presidente di Italia Medicina - per poterli utilizzare come supporto alle unita' operative di prevenzione collettiva e ai SEP, a fare i tamponi, oltre che nell'area assistenziale di base, per le vaccinazioni, per le riabilitazioni e per l'assistenza domiciliare integrata, come gia' si fa con il completamento orario.Potrebbe interessarti
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"Il piano di messa a disposizione dei medici di Continuita' Assistenziale (CA), proposto da Italia Medicina, e gia' agli atti della Regione Campania, - spiega Giuliano - riguarda circa 1.400 medici, di cui circa 900 titolari e tra questi, da contatti diretti avuti con i medici stessi e con un centinaio dei nostri associati, riteniamo che circa 300 medici di CA potrebbero aderire volontariamente al piano 'pilota' anti Covid 19 di potenziamento con personale medico della medicina territoriale, nei distretti". "Le adesioni - conclude il presidente di Medicina Italia - andranno valutate favorendo criteri di qualita', come l'anzianita' di servizio e l'appartenenza al territorio, requisiti che possono garantire efficacia ed efficienza dell'intervento messo in campo".