Camorra, Franco Mazzarella é il capo del clan: la conferma in secondo grado.
Era l’estate del 2018 quando il GIP di Napoli emise ordinanza di custodia cautelare in carcere per 18 presunti appartenenti al clan Mazzarella. L’accusa del pm della Dda di Napoli, Antonella Fratello era chiara ma ha trovato solo parziale riscontro nel processo che sarebbe nato di lì a poco.
Ieri infatti la prima sezione penale della Corte d’appello di Napoli ha quasi confermato in toto le pene inflitte in primo grado dal gip Marialaura Ciollaro. 16 anni a Fummo Gianluca, 8 a Santaniello e Barattolo, 10 a Mazzarella. Quest’ultimo, Franco Mazzarella detto ‘o parente, secondo la DDA sarebbe stato il capo promotore della costola di San Giovanni a Teduccio. In realtà però per Esposito Marco Montefusco, sceso da 16 a 11 anni e 7 mesi, difeso dagli avvocati Giuseppe Milazzo e Riccardo Ferone, cadde già in primo grado l’aggravante di capo ed organizzatore e gli fu riconosciuta la continuazione con le precedenti due sentenze.
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Dunque con questo ulteriore sconto al Montefusco resta davvero poco da trascorrere ancora in cella così come l’altro ‘personaggio’ su cui gli investigatori avevo investito tanto, ritenendo che fosse il mandante delle bombe, Fido Salvatore detto ‘o Chio, difeso dagli avvocati Domenico Dello Iacono e Giuseppe Milazzo, é stato condannato come partecipe semplice in continuazione con le precedenti condanna.
Altri abbattimenti di pena si sono avuti per Donadeo Salvatore, anni 18 ( difeso da Salvatore Impradice), Bonavolta Mariano, anni 8 mesi 11 e Bonavolta Luigi anni 7 mesi 4 (difesi da Salvatore D’Antonio), Limatola Gennaro, anni mesi 8 (difeso da Giovanni Abet), Gitano Luigi, anni 8 mesi 11 (difeso da Salvatore Impradice), Novellino Salvatore, anni 6 mesi 8 é Troise Pasquale, anni 10 da anni 12 in primo grado, a fronte di una richiesta della DDA di anni 18 (difeso da Giuseppe Milazzo e Immacolata Romano)
