foto da facebook
Era il 3 maggio 2019 quando a Napoli, a Piazza Nazionale, i fratelli Del Re aprirono il fuoco tra la folla centrando in pieno la piccola Noemi, una bambina di 4 anni, che stava passeggiando in compagnia dei suoi nonni. La bambina fu trasportata in gravissime condizioni all’ospedale Santobono Pausilipon dove le fu salvata la vita dopo un’estenuante lotta tra la vita e la morte. Restano però sulla bambina le cicatrici di un’esperienza traumatica e soprattutto un’invalidità permanente, come mostrano anche delle immagini diffuse dalla madre di Noemi, Tania Esposito, che, come racconta attraverso un post Facebook, ha intenzione di portare quelle immagini al giudice in sede d’appello per poter avere giustizia. Per la vicenda i fratelli Del Re sono stati condannati in primo grado a 18 e 14 anni di reclusione.
“Noemi è ‘sopravvissuta’ ad una fine certa come tutte le vittime innocenti che la camorra lascia così a terra per ‘sbaglio’. Nonostante tutto Noemi oggi convive con un invalidità permanente che non è riuscita più a recuperare , sottoposta a continui controlli medici per monitorare il suo stato di salute , sarà sottoposta a ulteriori interventi chirurgici durante la crescita per sopperire le lesioni che si sono determinate un’infanzia segnata per sempre …. Questo video sarà consegnato al giudice in sede di appello…..Oggi un appello lo vogliamo fare noi da genitori a tutte le mamme i papà ,nonni ,zie , allo Stato alla magistratura al giudice….. al posto di Noemi ci sarebbe potuto essere chiunque, chiediamo Giustizia , chiediamo la certezza della pena senza sconti a Noemi lo sconto non è stato concesso non rendiamo vani i sacrifici di una bambina che quel giorno voleva solo giocare spensierata come giusto che sia”- si legge sulla bacheca Facebook della signora Esposito.
“Mentre la piccola Noemi avrà danni permanenti e dovrà costantemente essere monitorata ed essere sottoposta a vari interventi chirurgici, i due sicari non hanno mai mostrato rimorso ma anzi durante il primo lockdown si sono divertiti a girare e postare video su Tik Tok con i cellulari distribuiti dal DAP che dovevano essere utilizzati solo per avere colloqui con i familiari.
Chiediamo che Noemi e la sua famiglia abbiano giustizia e che la condanna per quei due criminali sia severa, non ci dovranno essere sconti. Noemi sarebbe potuta morire e al suo posto avrebbe potuto esserci, e potrebbe esserci se criminali del genere vengono fatti circolare per le strade, il figlio o la figlia di chiunque di noi. Vogliamo giustizia.” sono le parole del Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.
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