In aumento il contagio in Italia: oggi 34.505 nuovi casi positivi al covid con 220mila tamponi. In forte aumento i decessi che arrivano a 445.
Sono 34.505 i nuovi contagi da coronavirus registrati nelle ultime ventiquattro ore in Italia a fronte di 219.884 tamponi effettuati (15,69% di indice positivi/tamponi). Lunedi' i nuovi casi erano stati 22.253 a fronte di 135.731 tamponi effettuati (16,39%), martedi' 28.244 con 182.287 tamponi (15,49%), ieri 30.550 con 211.831 tamponi (14,42%). E' quanto emerge dal quotidiano bollettino sul coronavirus emesso da Protezione Civile e Ministero della Salute.La percentuale positivi-tamponi e' salita al 15,69% contro il 14,42% di ieri. Quanto alle regioni, e' sempre la Lombardia a registrare il maggior numero, anche oggi in incremento, di nuovi casi, 8.822 contro i 7.758, seguita da Campania con 3.888 (ieri 4.181), Veneto con 3.264 (ieri 2.436) e Piemonte con 3.171 (ieri 3.577).
Il totale dei contagi sale quindi a 824.Potrebbe interessarti
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I 34.505 nuovi casi di oggi, 4mila piu' di ieri e record di sempre, "non sono un buon segnale. I tamponi sono un po' aumentati ma l'aumento c'e'. Abbiamo un numero di tamponi positivi piuttosto elevato, superiamo abbondantemente il 10%, non e' un indicatore buono. E purtroppo anche avvicinarsi ai 500 decessi non e' una buona notizia. Insomma e' una situazione che dopo che nei giorni scorsi sembrava essersi stabilizzata sembra ancora con una chiara tendenza in aumento. Mi sembra che globalmente ancora il virus corra. Frenarlo e' necessario". Lo ha detto il Direttore Generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, illustrando i dati di oggi al punto stampa al ministero sull'analisi dei dati della cabina di regia regionale.
"L'incidenza è elevata in tutte le regioni. Rispetto a marzo, oggi casi di coronavirus sono distribuiti su base nazionale. Allora abbiamo visto zone duramente colpite, altre meno. Oggi tutto il Paese è colpito: se dico 'rosso' vuol dire circolazione del virus elevata, se dico 'arancione' è lo stesso elevata perché siamo a un Rt tra 1,25 e 1,5, ci sono poi incidenze elevate anche in zone gialle dove l'Rt è sopra 1". Lo ha sottolineato il direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza nel punto stampa sulle fasce regionali di rischio. "La curva cresce e dobbiamo stare attenti perché la situazione di disagio è generalizzata", ha ribadito.






