Napoli. Sono 17 i componenti dell'organizzazione che sponsorizzava sul web ed eseguiva illecitamente tamponi naso-faringei a domicilio, scoperta ieri dal Nas di Napoli.
Tra questi anche un medico.Potrebbe interessarti
Il boss Francesco Rea imponeva il pizzo a tappeto a Casalnuovo anche dal carcere
Narcotraffico, decapitata la cupola dei "Broker" della droga: Il boss smascherato dai cambi di cognome
Camorra, sgominata cellula del clan Tammaro: 6 arresti, il boss dal carcere orchestrava estorsioni e racket
Napoli, società di logistica importava stupefacenti dalla Spagna: 5 arresti

Napoli, scoperta la truffa dei tamponi: i carabinieri sequestrano oltre 10mila kit
L'indagine è coordinata dal pm Maria Di Mauro e dal procuratore aggiunto Giuseppe Lucantonio, nell'ambito di un'inchiesta nata dall'analisi di alcuni spot pubblicitari comparsi on line in questi mesi.
Il medico indagato, secondo le accuse era il presunto dominus dell'organizzazione. Il gruppo operava nel centro di Napoli, a Giugliano ma anche nel Casertano. L'organizzazione era composta da personale sanitario (alcuni sono anche convenzionati con il Servizio Sanitario Regionale e impiegati presso le postazioni territoriali di emergenza 118), collaboratori di una società operante nel settore della commercializzazione di dispositivi medici (nello specifico protesi acustiche) e da faccendieri vari che si occupavano di procacciare clienti e stabilire il prezzo.
Avevano un sito "dedicato" (attualmente chiuso) che ha sponsorizzato le proprie attività, che ha fatto registrare una impennata di contatti a partire dal rientro dalle vacanze.
L'organizzazione e' risultata sprovvista di autorizzazioni amministrative e sanitaria. Inoltre non comunicavano alle autorita' sanitarie preposte i risultati dei tamponi. Durante le perquisizioni il Nas e i carabinieri dei comandi provinciali di Napoli e Caserta hanno raccolto elementi in ordine all'effettiva illiceita' nella procedura di esecuzione e successive attivita' di analisi e refertazione, nonche' sequestrare copiosa documentazione certificativa-sanitaria, oltre 10mila kit per tamponi di cui alcuni scaduti, centinaia di test rapidi, materiale informatico, apparecchiature elettromedicali per processare tamponi e test sierologici, nonche' un'ingente somma di danaro.





