Sono sei i giocatori del Genoa scesi in campo ieri a Napoli risultati positivi al coronavirus.
Con Mattia Perin e Lasse Schone, che erano rimasti a casa, i calciatori della prima squadra positivi al test sono otto in totale. Totale riserbo e appello alla privacy sui nomi. A loro si aggiungono quattro membri dello staff tecnico e due dello staff medico, per un totale di 14 persone, come come comunicato dal club.
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L'esito dei tamponi effettuati questa mattina del gruppo squadra dei liguri, da cui sono emerse nuove dodici positività, costringerà infatti i ragazzi di Rino Gattuso a sottoporsi a dei controlli extra, in programma in queste ore. Un bel problema nel quartier generale di Castelvolturno considerando che all'orizzonte c'è il big match con la Juventus. Mentre il Napoli trattiene il fiato restando in casa Genoa il maxi-contagio che ha colpito il Grifone pone seri dubbi - o per lo meno riflessioni - sullo svolgimento della gara di sabato con il Torino, prossimo impegno in campionato.
Per la prima volta da quando la Serie A è ripartita, la Lega si troverà di fronte a un bivio. E a una situazione inedita. Rinviare la gara, con la consapevolezza di rischiare di creare un precedente a cui potrebbero appellarsi altre società, mossa azzardata in una stagione senza respiro che sfocerà negli Europei, oppure giocare ugualmente (schierando solo i calciatori negativi), con una squadra inevitabilmente decimata dal virus? La risposta arriverà nei prossimi giorni. E di certo è destinata a far discutere un mondo del calcio già abbastanza diviso.






