Tutto rinviato al prossimo 22 ottobre. Questo l’esito di quella che doveva essere l’ultima udienza per le Fonderie Pisano di Salerno. Per i Pisano l’accusa di reati ambientali , dall’anno 2015, quando ci furono le prime denunce anche nei confronti dell’Arpac di Salerno). Il giudice Zambrano ha acquisito le copnclusioni presentate dalla Procura e firmate dall’Arpac, dove si racchiudono tuttli gli illeciti ambientali che sarebbero stati commessi negli utlimi cinque anni.
Il giudice ha dato la possibilità agli avvocati di poter replicare, con ulteriori memorie, entro e non oltre sette giorni dalla prossima data fissata per il 22 ottobre.
Presente anche il presidente del Comitato SAlute e Vita, Lorenzo Forte che ha commentano la decisione del giudice: “Confermati tutti i capi d’accusa, dalla concessione illecita dell’AIA, allo smaltimento illecito di rifiuti che ha messo in pericolo anche la salute dei lavoratori, fino all’inquinamento di una parte del fiume Irno. Purtroppo la famiglia Pisano vuole prendere tempo chiedendo di esporre le repliche in altra udienza”.
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