Stamane due donne attraverso il reparto colloqui del Centro Penitenziario di Secondigliano hanno cercato di introdurre 9 microtelefonini occultati abilmente nei propri slip.
Ancora una volta senza scrupoli una criminalità spudorata e senza dignità investe sulle proprie donne come mezzo per i propri affari illeciti.
Tanti sono gli stratagemmi messi in campo ma grazie alle elevate capacità professionali del personale di Polizia Penitenziaria, ancora una volta è stato sventato il tentativo di introdurre oggetti illeciti e non consentiti all'interno di un penitenziario, fatti non perseguibili penalmente.
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Per Palmieri Vincenzo e Castaldo Luigi segretari regionali Osapp Campania "è solo grazie alle donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria che con alto senso del dovere e forte spirito di abnegazione che oggi come in tante altre occasioni, riusciamo a segnare questo colpo alla criminalità pur se senza subirne penalmente".Potrebbe interessarti
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Per l'Osapp Sindacato autonomo Polizia Penitenziaria maggiormente rappresentativo sul territorio "il Governo deve investire con maggiori risorse per affrontare le ataviche problematiche da tempo segnalate, rinforzare gli organici e le strumentazioni messe a disposizione di un Corpo dello Stato come quello della Polizia Penitenziaria, affinché sia garantita la sicurezza per tutti.
Al personale operante uomini e donne della Polizia Penitenziaria del penitenziario di Secondigliano non solo quello del reparto colloqui, bensì quelli che dirigono e cooperano in altre attività istituzionali connesse, va tutta la nostra gratitudine per la brillante operazione svolta che ha neutralizzato la commissione di altri reati e il conseguente rinvenimento e sequestro, nonché il nostro personale ringraziamento per il lavoro svolto nonostante le difficoltà, come sindacato faremo l’impossibile per stare a vostro fianco e contribuire a migliorare il sistema lavorativo nell'interesse di tutti, sollecitando nuovamente i vertici politici e dell’Amministrazione Centrale a porre in essere una maggior attenzione anche attraverso il rafforzamento degli strumenti tecnologici per potenziare controlli ai fini della sicurezza e una implementazione dell’attuale pianta organica ridotta in seguito ai tagli della Legge Madia, che di sicuro non è adeguata alla realtà lavorativa di un istituto penitenziario come quello di Secondigliano".
Entrambe sono state denunciate all’autorità Giudiziaria competente.






