Un'organizzazione dedita allo spaccio di droga con il "marchio" del clan dei Casalesi, in quanto capeggiata dal figlio di un importante esponente della cosca detenuto al 41bis, e' stata smantellata dai carabinieri con 17 arresti - 15 in carcere e due ai domiciliari - e un divieto di dimora.
L'indagine, coordinata dalla Dda di Napoli, ha portato alla luce l'esistenza del gruppo guidato dal 31enne Francesco Caterino, figlio di Giuseppe, noto come "peppinotto", boss della famiglia Schiavone molto vicino al capoclan Francesco "Sandokan" Schiavone; "peppinotto" fu tra i primi esponenti della cosca a investire i guadagni illeciti in Emilia Romagna, e in particolare nella provincia di Modena. Il figlio Francesco, in tempi in cui quasi tutti gli elementi apicali del clan sono dentro, si era messo a "lavorare" nel settore piu' redditizio dello spaccio di stupefacenti, poco tipico per un clan che fino a qualche anno fa non si occupava di droga, ma soprattutto di appalti pubblici.
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Il 31enne Caterino jr aveva creato un gruppo che acquistava droga (cocaina, hashish e marijuana) nelle piazze napoletane di Caivano e Qualiano, rivendendola, tramite una fitta rete di pusher, nel Casertano, in particolare a Casapesenna, San Cipriano d'Aversa e in altri comuni del comprensorio agro-aversano.Potrebbe interessarti
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Anche per questo la Dda partenopea e poi il Gip che ha emesso le ordinanze hanno contestato agli indagati l'associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti con l'aggravante mafiosa. Gli arresti sono stati eseguiti nelle province di Napoli, Caserta, Modena e Lucca.



 
                                    

 
     


