“I giovani devono sapere che si muore di coronavirus. Questo dato lo stiamo sottovalutando, pensiamo che sia una stupidaggine”. Lo sottolinea il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che, a margine di un evento a Salerno, parla degli assembramenti nella ‘movida’ da parte dei ragazzi. “Cominciamo ad avere non solo contagi nella fascia giovanile dai 15 anni in su, ma cominciamo ad avere problemi sanitari gravi, non piccole questioni sanitarie, gente che va in terapia intensiva”, aggiunge. De Luca ribadisce che “ci sono alcune fasce giovanili che continuano, come le vecchie abitudini della ‘movida’, a scambiarsi perfino i bicchieri quando si beve la birra o un alcolico. Questi sono comportamenti idioti, oltre che masochistici. Si muore di coronavirus”. Il richiamo e’ “ad evitare di perdere la testa, dobbiamo divertirci, i giovani devono andare incontro anche a questa estate con grande serenita’ e allegria, incontrandosi, divertendosi, ma tutelando la propria salute, cioe’ la propria vita. Questo lo dico anche e soprattutto a chi ha in famiglia una persona anziana, un nonno o una nonna e a chi ha bambini. E’ il tempo di essere estremamente prudenti e responsabili. Se sara’ cosi’, usciremo fuori da questa stagione davvero drammatica per il nostro Paese”.
Per De Luca, un atteggiamento di prudenza nella popolazione, ora, e’ fondamentale soprattutto in vista dell’avvio dell’anno scolastico per il quale “cerchiamo di fare tutto quello che dobbiamo fare per dare serenita’ alle famiglie, faremo quasi 180mila test sierologici e poi tamponi a quelli che dovessero risultare positivi”, dice intervenendo dal palco. Stempera, poi, le tensioni registratesi, negli ultimi due giorni, a Salerno dove sono risultate positive due persone. “Nessun allarme particolare, la situazione e’ sotto controllo a Salerno, in provincia e in Campania con i suoi quasi sei milioni di abitanti”, evidenzia, rammentando che, “anche ieri, non abbiamo avuto quasi nessun contagio. Se stiamo attenti non c’e’ nessun problema e andiamo avanti con grande tranquillita'”.
Fabio Testa, 28 anni, laureato in sociologia. Appassionato della cultura napoletana e dei fenomeni della tradizione popolare. Gli piace il cinema d’autore. E’ grande tifoso del Napoli
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