Il Tar boccia i tavolini di de Magistris. Il sindaco: "Esterrefatti così si favorisce il contagio. Il Comune, provvedimento comunque non blocca le richieste".
''Siamo esterrefatti da una serie di ordinanze e decreti che in questo momento non presentano alcun profilo di tutela della salute ma rappresentano solo dei freni alle attività economiche e sociali ed anzi favoriscono paradossalmente l'eventuale diffusione del contagio.Potrebbe interessarti
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''Forse abbiamo già dimenticato la chiusura forzata del lockdown che hanno subito le attività commerciali - proseguono de Magistris e Galiero - e la ricaduta in termini di perdita di posti di lavoro, forse si sta sottovalutando il pericolo rappresentato dall'ambizione della criminalità di mettere le mani sulla parte sana dell'economia produttiva della citta'. Sono queste le motivazioni contingibili ed urgenti - concludono - che ci hanno spinto ad utilizzare uno strumento forte come l'ordinanza, perché consapevoli che la vera pandemia che stiamo vivendo in questa fase e' quella economica e sociale che non ci consente di attendere. Occorre agire subito per far ripartire la città''. Dal Comune di Napoli si spiega che il decreto del presidente della Sezione Quinta del TAR Campania sull'ordinanza sindacale di sostegno delle attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, che prevede la possibilità di ampliare o rilasciare nuove occupazioni di suolo con tavolini, sedie, ombrelloni ed altri arredi, ''non provocherà nessuna interruzione dei procedimenti amministrativi in essere e che restano valide a tutti gli effetti le richieste pervenute e che perverranno'', relative ad occupazioni di suolo da parte dei pubblici esercizi conformi all'art. 15 del Regolamento dei Dehors e all'art. 20 del Codice della Strada, ovvero nei tratti prospicienti alle attività, nelle aree pedonali urbane e nelle ZTL. Queste occupazioni ''temporanee ed eccezionali - si sottolinea da Palazzo San Giacomo - sono già sottratte per norma nazionale al parere della Soprintendenza e alle norme edilizie. Il provvedimento del Tar riguarda quindi esclusivamente i progetti complessi che avrebbero consentito le occupazioni di suolo anche in aree non immediatamente prospicienti o in aree di circolazione non pedonali; anche queste occupazioni sono sottratte al parere della Soprintendenza, alle norme edilizie e l'autorizzazione sarebbe stata rilasciata solo dopo la verifica volta ad accertarne la compatibilità con le esigenze di sicurezza in materia di circolazione''. Il Comune inoltre rende noto che ''sono state già date immediate indicazioni agli uffici per accettare comunque gli eventuali progetti per essere pronti al rilascio del titolo essendo materia di assoluta competenza comunale''.