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In Polonia la prima ondata di contagio non ha ancora superato il picco, e anche Istanbul sembra ormai disposta ad accettare uno slittamento, ospitando la finale di Champions nel 2021. Molto piu' tranquillizzante appare la situazione in Portogallo, dove l'ultimo bollettino conta un solo decesso, ai minimi dal 19 marzo. Lisbona e' in pole per incoronare la regina d'Europa, come nel 2014, quando Cristiano Ronaldo con il Real Madrid vinse il derby con l'Atletico davanti a circa 60mila spettatori. Almeno qualche migliaio, secondo i piani della Uefa, dovranno applaudire ad agosto i quarti, la semifinale e la finale delle due coppe. Con il calendario stravolto dall'emergenza coronavirus, e' ormai scontato il format accorciato con quarti e semifinali in gara secca, prima della finale. Sfuma invece l'idea di disputare in un'unica sede le sfide di ritorno degli ottavi di entrambe le competizioni (piu' avanti si capira' se tutte a porte chiuse), fra cui Juventus-Lione e Barcellona Napoli in Champions, Getafe-Inter e Roma-Siviglia in Europa League. Il futuro delle coppe sara' chiaro fra una settimana, quando il Comitato esecutivo della Uefa definira' anche altre scelte: la Supercoppa europea potrebbe finire a Budapest, in Ungheria, e la 'Final Eight' della Champions femminile in Spagna.