L’episodio risale alla notte di venerdi’ scorso, quando un recluso italiano, condannato per l’omicidio della zia, uccisa a coltellate a Torino, mentre era in infermeria si e’ scagliato con una lametta contro l’agente, e lo ha ferito a una palpebra e al sopracciglio. Medico in ospedale, e’ stato dimesso con sette giorni di prognosi.
“Ogni aggressione subita da un poliziotto penitenziario nelle prime linee delle frontiere penitenziarie e’ da considerarsi una aggressione allo Stato”, dice Pagani che chiede al Dap di adottare nei confronti dei detenuti violenti “misure esemplari che, nel pieno rispetto della legge e di ogni garanzia, rendano piu’ stringente il regime detentivo a cui devono essere sottoposti”.
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