La Procura di Torre Annunziata ha disposto il sequestro presso il Centro Medico Oplonti eseguito dai carabinieri di Castellammare di Stabia e dal Nucleo Aifa di Roma. Le apparecchiature Pet/Tac alle quali sono stati apposti i sigilli erano necessarie per la preparazione e la somministrazione del radiofarmaco sperimentale “Rame Cloruro 64” a pazienti affetti da neoplasie. Secondo gli investigatori i pazienti, non solo campani, si sarebbero recati nel centro credendo di sottoporsi a una prestazione antitumorale innovativa e non sperimentale, ma il farmaco non è approvato dagli organi preposti. Dalle indagini è anche emerso che il Centro abbia chiesto, in alcune occasioni, rimborsi al servizio sanitario regionale per prestazioni che invece non risultavano essere state praticate.
Tra agosto 2015 e luglio 2018 sarebbero state circa 700 le somministrazioni del radiofarmaco. In relazione a quel periodo il Centro avrebbe chiesto e ottenuto, concretizzando per gli inquirenti il reato di truffa, un rimborso non dovuto dal SSN pari a circa 190mila euro. Inoltre avrebbe anche tentato di farsi rimborsare altri 800mila euro, sempre per prestazioni non rimborsabili, configurando così, per gli investigatori, il reato di tentata truffa ai danni dello Stato.
Il CMO di Corso Umberto I a Torre Annunziata era stato in passato chiuso per abusi edilizi dalla Procura di Torre Annunziata.
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