Periodo di estrema tensione nelle carceri campane e dell’Irpinia in particolare, dove nelle ultime ore sono stati rinvenuti apparecchi telefonici e droga destinati ai detenuti di Avellino e Ariano Irpino.
Ancora una volta la denuncia è del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, per voce del segretario nazionale per la Campania Emilio Fattorello: “Continua la denuncia del SAPPe Campania sul rinvenimento di droga, cellulari e soldi in diversi istituti penitenziari della Regione.Potrebbe interessarti
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“Anche nel carcere di Ariano all'interno dei pacchi in arrivo, sono stati trovati quantitativi di hashish una volta 50 grammi e poi altri 20, scoperti anche due microtelefonini”, prosegue. “Ci viene segnalato sempre ad Ariano il sequestro di un smartphone, nascosto dietro un battiscopa e altro telefonino proprio nel momento in cui veniva usato da un detenuto. I complimenti del SAPPE Campania vanno ai colleghi della Polizia Penitenziaria che garantiscono e difendono con la loro professionalità, ogni momento di tutti i giorni, la legalita' neutralizzando continui traffici tesi a favorire attività criminose di diversa natura, soprattutto appartenenti alla criminalità organizzata. L'Amministrazione, il Legislatore la Politica devono intervenire, ognuno per la parte di propria competenza per porre fine a questo stato di cose che tra l'altro mina la sicurezza delle strutture penitenziarie e la stessa Pubblica Sicurezza. Il SAPPE Campania non si fermerà mai del denunciare l’inadeguatezza strutturale degli apparati di controllo e sicurezza in uso alla Polizia Penitenziaria.”
Donato Capece, s
egretario generale del SAPPE, denuncia che da mesi si segnalano questi rinvenimenti insieme alla richiesta di dotazione di nuovi e più qualificati apparecchi di controllo: “Tutte le carceri devono essere tutte schermate all’uso di telefoni cellulari e qualsiasi altro apparato tecnologico che possa produrre comunicazioni. Altrettanto necessario è prevedere uno specifico reato penale per coloro che vengono trovati in possesso di cellulari in carcere e dotare i penitenziari di body scanner. Confidiamo che i nuovi vertici dell’Amministrazione Penitenziaria – Bernardo Petralia Capo del Dipartimento e Roberto Tartaglia Vice Capo – raccolgano il nostro appello.”






