I controlli carabinieri dei Nas (foto di repertorio)
Quello che e’ considerato un “ingente commercio” (un giro di affari stimato in oltre 4,1 milioni di euro) di mascherine chirurgiche, classificate come dispositivi medici, e mascherine, dispositivi di protezione individuali, con certificati di conformita’ risultati falsi e’ stato scoperto dai carabinieri del Nas di Perugia.
Tre i legali rappresentanti di altrettante societa’ denunciati per frode in commercio, frode in pubblica fornitura e uso di atto falso. Secondo i carabinieri del Nas – comandati da Giuseppe Schienalunga – uno dei tre indagati, da solo aveva commercializzato a privati ed enti pubblici (ospedali, Asl, Comuni, case circondariali) circa un milione e 500 mila mascherine chirurgiche importate dalla Tunisia e dalla Cina con falsi certificati di conformita’. Trecento quelle rintracciate e sottoposte a sequestro penale, ma sono in corso ulteriori accertamenti presso le strutture pubbliche destinatarie.
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