L'associazione "Nessuno tocchi Caino-Spes contra spem", di fronte alla notizia della prima morte di un detenuto legata al coronavirus, che segue a quella altrettanto tragica di due agenti della polizia penitenziaria deceduti nei giorni scorsi, "chiede al Presidente del Consiglio e al Presidente della Repubblica di prestare la massima attenzione al rischio di una pandemia estesa alle carceri, che avrebbe effetti disastrosi non solo per i detenuti e gli operatori penitenziari ma anche per la comunita' esterna.Potrebbe interessarti
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"Il Presidente del Consiglio - propongono d'Elia, Bernardini e Zamparutti - decreti una moratoria immediata dell'esecuzione penale volta a ridurre drasticamente i numeri della popolazione carceraria, a partire ad esempio dai casi di detenzione per pene o residui di pena brevi da espiare, senza le attuali preclusioni previste dal decreto legge in discussione alle Camere, anzi allargando la platea a chi ha un residuo pena inferiore a quattro anni e limitando al massimo la custodia cautelare in carcere. In assenza della volonta' politica di seguire quella che consideriamo la via maestra, cioe' quella dell'indulto e dell'amnistia, da parte sua il Presidente della Repubblica eserciti intanto il suo potere di grazia a fini umanitari", conclude Nessuno Tocchi Caino.






