Entro la settimana l’ospedale Rizzoli di Ischia “vedrà ampliarsi l’offerta di posti letto Covid di subintensiva che passeranno dagli attuali 6 a 12, così da avere più possibilità di assistenza”. Lo fa sapere Antonio d’Amore, direttore generale della Asl Napoli 2 Nord, spiegando che “attualmente i ricoverati per Covid-19 al Rizzoli sono 8 e sono tutti trattati con gli stessi protocolli e le stesse attrezzature che si stanno utilizzando sulla terraferma. Inoltre – aggiunge – rassicuro i cittadini circa il grande lavoro che sta effettuando il personale del servizio epidemiologico sull’isola: sono attualmente 160 i cittadini residenti in sorveglianza sanitaria attiva, mentre sono 24 i pazienti risultati positivi ai tamponi”. Sull’effettuazione dei tamponi, sottolinea d’Amore, “sappiamo esserci qualche criticità che ci impedisce di essere tempestivi. Contiamo di superare tale situazione a breve, destinando un’ulteriore ambulanza esclusivamente a tale servizio”.
Per seguire con la massima attenzione i cittadini positivi che sono in terapia a casa, l’Asl Napoli 2 Nord avvierà in via sperimentale un servizio di assistenza a domicilio dei pazienti Covid-19: in questo modo un’equipe ospedaliera seguirà con la massima accuratezza i pazienti presso il proprio domicilio. A tutela del personale sanitario e per il contenimento del virus, a partire da questa settimana il personale del Rizzoli, come quello di tutte le altre strutture dell’Asl Napoli 2 Nord sarà sottoposto al test rapido per verificare la presenza di anticorpi. Presso il Rizzoli sono già stati sottoposti a tampone 10 operatori che erano entrati in contatto non protetto con una persona risultata poi positiva. Infine, dal 28 marzo fino al prossimo 30 aprile il personale dell’ospedale Rizzoli proveniente dalla terraferma potrà riposare in un hotel che si trova a pochi passi dai reparti, avvalendosi di un accordo che l’Asl ha chiuso con una struttura alberghiera, grazie alla collaborazione dell’Associazione Termalisti e di Federterme Ischia. Il nuovo servizio è stato attivato dall’Azienda sanitaria per medici e infermieri del Rizzoli che, abitando sulla terraferma, nei giorni scorsi sono già stati costretti più volte a pagarsi una sistemazione alberghiera, a causa del prolungamento degli orari connesso all’emergenza Covid. Per poter fruire del servizio basterà che il personale che ne faccia richiesta sia autorizzato dalla Direzione Sanitaria dell’ospedale. “L’attivazione di questo servizio – conclude d’Amore – è un segnale di attenzione che dobbiamo a chi è impegnato nel far funzionare il Rizzoli in questo particolare momento”.
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