Ariano Irpino non e' piu' un focolaio di contagio e le restrizioni decise dalla Regione Campania il 15 marzo scorso non sono piu' attive dalla mezzanotte di ieri.Potrebbe interessarti
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Proprio mentre si stavano riducendo i casi, grazie soprattutto alle misure di isolamento, alla fine di marzo scorso esplode un nuovo focolaio, questa volta all'interno della clinica riabilitativa e residenza sanitaria assistenziale del "Centro Minerva". Immediata la proroga delle misure di contenimento, con un numero di vittime non soltanto ad Ariano Irpino, ma anche nei comuni vicini di Grottaminarda, Flumeri, Greci, Savignano Irpino, Montecalvo Irpino, Melito Irpino, Castelbaronia e Villanova del Battista. Piu' di 30 i decessi, sui 51 registrati in tutta l'Irpinia, nel circondario di Ariano Irpino, con l'ultima vittima ieri nell'ospedale Frangipane. I virus non risparmia i religiosi, con il parroco della basilica cattedrale Don Antonio di Stasio e suor Emilia. Lutti che colpiscono tutta la comunita' che si blinda in casa e si attiene al rispetto rigoroso della norme. Le multe per l'inosservanza saranno pochissime e di persone che hanno tentato di fare ritorno nella cittadina del tricolle. Ma da oggi c'e' un po' piu' di gente in strada, munita di guanti e mascherine che cerca di recuperare un po' di normalita', sempre con le restrizioni che valgono in tutta la regione. I commercianti chiedono di poter riaprire, dichiarando Ariano Irpino zona franca urbana per far ripartire le attivita', decimate gia' dalla chiusura forzata.





