L'unità del popolo italiano, che nulla è mai riuscita a incrinare, e' la chiave di volta per ripartire dopo l'epidemia del coronavirus, come lo fu dopo la Seconda guerra mondiale.Potrebbe interessarti
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E quest'anno ancora più di altre volte, dal ricordo della nostra storia recente dobbiamo trarre ispirazione. Dopo la sofferenza della Guerra e dopo la Liberazione nacque una "nuova Italia", grazie a un popolo che "unito intorno a valori morali e civili di portata universale, ha saputo costruire il proprio futuro". L'Italia ha superato ostacoli quasi insormontabili "con tenacia, con spirito di sacrificio e senso di appartenenza alla comunità nazionale", e "le energie positive che seppero sprigionarsi in quel momento portarono alla rinascita. Il popolo italiano riprese in mano il proprio destino". Tanto che "la ricostruzione cambio' il volto del nostro Paese e lo rese moderno, più giusto, conquistando rispetto e considerazione nel contesto internazionale" e anche "dotandosi di antidoti contro il rigenerarsi di quei germi di odio e follia che avevano nutrito la scellerata avventura nazifascista". Nei 75 anni di democrazia duramente conquistata, fa notare il Presidente, "la dialettica e il contrasto delle opinioni non hanno mai incrinato l'esigenza di unita' del popolo italiano", anzi in epoca di rigurgiti di nazionalismi in tutto il mondo è bene ricordare che la vera "prerogativa della nostra identità" è proprio questa unità nella diversità. La consapevolezza di avere un "comune destino" è la "riserva etica" che ci ha permesso di superare tutti gli eventi dolorosi che ci hanno colpito, dalle crisi economiche alle catastrofi naturali. Per questo ancora una volta durante la pandemia il Capo dello Stato lancia un appello all'unita' e alla solidarietà. Non un richiamo di facciata alle parti politiche, che non sempre hanno ascoltato in queste settimane, ma l'incitamento a uno sforzo collettivo perché alla "impresa" di ripartire, con una "azione di rilancio e di rinnovata capacità di progettazione economica e sociale" dopo l'epidemia "siamo chiamati tutti, istituzioni e cittadini, forze politiche, forze sociali ed economiche, professionisti, intellettuali, operatori di ogni settore". "Insieme possiamo farcela e lo stiamo dimostrando" sono le parole, di nuovo, di speranza del Capo dello Stato.







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