E' questa la posizione con cui domani mattina si presentera' alla riunione in videoconferenza con le altre quattro grandi leghe europee, Premier, Liga, Bundesliga e Ligue1, e il segretario generale della Uefa, Giorgio Marchetti. Naturalmente, contemperare le esigenze delle leghe e dei campionati nazionali con le coppe europee e soprattutto le date dell'Europeo (12 giugno, ma le nazionali devono radunarsi molto prima) e' difficilissimo se non impossibile. C'e' dunque una forte corrente di pensiero in alcune delle leghe che spinge per modificare la tempistica dell'Europeo, al limite rinviandolo di un anno. Come e' successo al sistema sanitario italiano, a livello sportivo la Lega Serie A e' stata la prima in Europa a dover modificare i propri calendari di fronte al dilagare del coronavirus. Per questo, a quanto si apprende, all'estero sono stati tradotti in varie lingue i provvedimenti presi dalla Lega, e anche la Nba, la lega del basket statunitense, ha chiesto informazioni su come sono state gestite le partite a porte chiuse.
Articolo pubblicato il 11 Marzo 2020 - 22:42 - Redazione Cronaca
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