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La reazione di Insieme per Scafati:
"Ci duole constatare come anche nei momenti più drammatici il Sindaco e la sua amministrazione non perdano occasione per dimostrarsi inadeguati al ruolo che ricoprono. Stiamo attraversando una fase di emergenza sanitaria ed economica, nella quale legittime paure ed oggettive criticità dovrebbero imporre a tutti senso del dovere e della responsabilità, sobrietà e fermezza.
Invece come al solito prevale nel Sindaco e nella sua amministrazione la tendenza alla demagogia e l'ansia da continua campagna elettorale. Per giorni tutti gli esponenti della maggioranza, provando a cavalcare strumentalmente le giuste ansie della cittadinanza rispetto alla diffusione del coronavirus, hanno invocato la riapertura del nostro Ospedale, collegandola all'emergenza sanitaria in atto. Regione, Asl e Protezione civile investono centinaia di migliaia di euro per allestire più posti di degenza ordinaria e unità di terapia intensiva per il Mauro Scarlato, difatti rendendo funzionale il nostro nosocomio cittadino, ed il Sindaco protesta, intestandosi funzioni e competenze che non gli appartengono. Per noi - a differenza di chi complice di Caldoro e Cirielli l'ospedale lo ha chiuso - la riapertura del Pronto Soccorso era, è e sarà una priorità e un diritto dei cittadini scafatesi, oltre ogni colore politico e appartenenza partitica. E opporsi oggi al potenziamento del nostro ospedale significa pregiudicarne domani la ridefinitiva riapertura. Tra l'altro, con argomenti risibili: il Sindaco dovrebbe essere anche un medico, e non capiamo come le sue parole si sposino con il giuramento di Ippocrate. Cosa direbbe il Sindaco se un ospedale di Napoli o di Salerno rifiutasse di accogliere un cittadino scafatese malato perché ognuno deve curarsi a casa sua? Che vergogna, leggere quelle parole. Salvati lasci Governo e Regione, e cioè coloro che hanno le competenze adatte a gestire questa fase, lavorare per il bene della collettività tutta, e si concentri su quelle che invece sono le sue responsabilità.
Strade pulite e pubblica illuminazione accesa, ad esempio, cose che anche in questo giorni stanno venendo meno. E soprattutto, agisca il Sindaco per aiutare davvero la sua comunità attivando il livello comunale previsto dalle misure della protezione civile del 4 Marzo. Ci chiediamo e chiediamo: è stato provvisto un sistema di assistenza, anche domiciliare, per aiutare i più deboli e fragili? È stato istituito un numero verde comunale, così come in tante altre città, per aiutare e dare informazioni? C'è un coordinamento con il Piano di zona per il monitoraggio e la tutela delle fragilità? Quali misure economiche sta predisponendo l'amministrazione, dal blocco delle rate delle tasse e dei pagamenti alla defiscalizzazione per il periodo di emergenza, per aiutare quelle attività economiche che per responsabilità e dovere stanno cessando il proprio lavoro?
Nell’apprendere che l’onorevole Cirielli risulta positivo al coronavirus gli esprimiamo il nostro augurio affinché possa superare presto questo momento ritornando in perfetta salute".






