Napoli – L’esercito dei “somministrati” in prima linea contro Coronavirus ma l’Università Vanvitelli di Napoli non li considera. Sul fronte sanitario senza valide protezioni e garanzie occupazionali in 170 fanno appello al Presidente della Regione De Luca. Sono in attesa da anni di una stabilizzazione e utilizzati come somministrati senza garanzie non si sono mai tirati indietro per curare gli ammalati. L’emergenza Covid-19 sta mettendo a dura prova tutto il personale sanitario del Paese, che unito, continua alacremente a lavorare per cercare di vincere questa battaglia.
I medici, i pediatra, gli Infermieri, i tecnici di radiologia, gli amministrativi e gli OSS dei reparti ospedalieri uniti da un unico obiettivo: salvare più vite possibili, anche a costo di perdere la propria. Ma sembra purtroppo che nessuno ricordi e che, al contrario, stanno in prima linea almeno come gli altri. La Vanvitelli ha anche bandito un concorso dove però, non sarebbe stato previsto alcun requisito specifico che possa garantire la stabilizzazione dei sanitari di lungo termine. Tutto, nonostante rimangono all’esposizione al Coronavirus e restano in servizio per il bene della comunità. Un riconoscimento che dovrebbe essere garantito a tutti, soprattutto a coloro che negli anni hanno continuato a lavorare con garanzie e tutele minori. Senza mai recriminare. Invece i sanitari precari sembrano tagliati fuori da tutti i provvedimenti.
G.S.
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