Lo scontro di oggi in atto tra provvedimenti più rigidi per sconfiggere il virus e le ragioni delle imprese non essenziali che dovrebbero chiudere per alcuni giorni risale a un concetto che fin
dagli anni ’80 nella dialettica sociale e sindacale è apparso: la responsabilità sociale.
La responsabilità sociale è il valore che si pone quando bisogna fare una scelta tra i motivi di produzione e i valori di ogni persona.
Quando è in gioco il diritto delle persone, è la responsabilità sociale che deve avere il sopravvento.
Ecco perché oggi Annamaria Furlan chiede con forza a nome dei sindacati di rivedersi per rideterminare le aziende non essenziali che devono chiudere.
E’ necessario focalizzare l’attenzione sui valori che la responsabilità sociale impone. Non si può sacrificare la salute dei lavoratori a vantaggio della produzione.
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