Incendio nell'azienda di rifiuti Lea di Marcianise , da mesi sotto sequestro per gravi violazioni ambientali che hanno portato all'arresto da parte della Guardia di Finanza del titolare e di due autotrasportatori.
Il rogo si è sviluppato all'interno di uno dei capannoni dove sono ammassati cumuli di rifiuti; sul posto ci sono attualmente due squadre dei vigili del fuoco e i carabinieri.Potrebbe interessarti
Villa Literno, scoperta discarica abusiva: 3 persone denunciate
Sant'Arpino, l'anziana salvata dai Carabinieri dopo un infarto: "Grazie per la mia vita".
Caserta, restauri conclusi al lago delle Ninfee: il Tempio Diruto torna a incantare i visitatori
Casapesenna, scoperta discarica abusiva in un fondo agricolo: scatta il sequestro dei carabinieri
Dopo il primo rogo, i finanzieri della Compagnia di Marcianise scoprirono, nell'ambito di un'indagine della Procura di Santa Maria Capua Vetere, che il titolare e due suoi collaboratori avevano scavato un buco nel piazzale dell'azienda per interrarvi i rifiuti che la Lea avrebbe dovuto smaltire; un'altra parte dei rifiuti fu trasportata e gettata nel vicino comune di San Tammaro in un impianto di proprietà del Consorzio Unico di Bacino delle Province di Napoli e Caserta (Cub).
Emerse anche che il titolare aveva stoccato rifiuti non trattati di diverse tipologie, mescolandole tra loro, in quantità decisamente superiori a quelle autorizzate, provocando così numerose perdite di percolato.





