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Ventinove anni, in perfetta salute quanto e' stato contagiato dal Covid-19, racconta la sua esperienza in un'intervista pubblicata sul notiziario web del ministero della Giustizia. In particolare, ricorda "quel medico che ringraziero' a vita", perche' ogni giorno ha dato sue notizie alla famiglia. "Lontano dalla famiglia, non mi sono mai sentito solo grazie ai miei colleghi. Mentre ero intubato - racconta a 'Giustizianewsonline' - pensavo a loro, a quello che stava succedendo 'fuori' e soprattutto mi chiedevo se avessi contagiato qualcuno. E' stata la prima domanda che ho fatto al comandante". Ora, "tornato in caserma - conclude - i miei colleghi avrebbero voluto tutti abbracciarmi, ma questo ovviamente non e' possibile. Il loro calore mi e' arrivato lo stesso. Ci sara' tempo per gli abbracci veri".



 
                                    

 
     


