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Covid-19, i media cinesi: “Secondo Remuzzi, il virus è comparso prima in Italia”

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Il virus del Covid-19 circolava in Italia prima che scoppiasse l’epidemia in Cina: la deduzione che è stata ripresa dalla stampa ufficiale cinese deriva da un’intervista rilasciata da Giuseppe Remuzzi, direttore  dell’istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano rilasciata ad un’emittente radiofonica statunitense. E dunque, i giornali cinesi hanno diffuso l’ipotesi che il coronavirus possa essersi originato proprio in Italia. Nell’intervista rilasciata il 19 marzo alla National Public Radio (Npr) Giuseppe Remuzzi  riferisce che alcuni medici di medicina generale avevano riscontrato “polmoniti gravi e molto strane di causa sconosciuta” già fra novembre e dicembre dello scorso anno, soprattutto fra gli anziani. Secondo l’esperto, questo voleva dire che il virus circolava, almeno in Lombardia, “prima che fossimo a conoscenza della crisi epidemica in Cina”. L’intervento di Remuzzi è stato ripreso da innumerevoli quotidiani e siti di informazione cinesi molto noti fra cui il “Global Times”, tabloid prodotto dal quotidiano ufficiale del Partito comunista cinese, il “Quotidiano del popolo”, che si concentra su questioni di carattere internazionale. Sul profilo Twitter del “Global Times” in data odierna, 22 marzo, compare questo post: “L’Italia potrebbe aver avuto un ceppo inspiegabile di polmonite già a novembre e dicembre 2019 con sintomi altamente sospetti di Covid-19, secondo rapporti”, cui segue la citazione della fonte, l’Npr. Lo scontro sull’origine del virus non accenna a placarsi e dopo uno scambio di accuse tra Cina e Stati Uniti ecco che l’attenzione si sposta sull’Italia. In un tweet del 21 marzo di T-House, la sezione che raccoglie le opinioni sul sito web dell’emittente televisiva cinese Cgtn si riprendono le parole di Remuzzi.
I media cinesi riferiscono inoltre che il medico italiano ha anche menzionato l’attuale grave situazione epidemica domestica in Italia e ha affermato che attraverso la formazione specifica di medici e infermieri, un ospedale ordinario può essere convertito in un ospedale specializzato per la nuova epidemia di coronavirus. “Dermatologi, oftalmologi e patologi stanno tutti imparando come aiutare un paziente a usare un ventilatore”, le parole di Remuzzi citate da “Observer Network”. Il quotidiano cita inoltre le parole del chirurgo romano Carlo Vitali – sempre in un’intervista alla Npr – sull’attuale carenza di risorse mediche in Italia. “Se hai un paziente di 99 anni con una varietà di malattie di base di fronte a te e un bambino che ha bisogno di intubazione e hai solo un ventilatore, non devi lanciare monete per decidere chi scegliere”.


Articolo pubblicato da La Redazione il giorno 22 Marzo 2020 - 19:40
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La Redazione

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