"Non è possibile che mentre si identificano pochissimi ospedali quali riferimenti nazionali per il test diagnostico che rivela la positività o meno del Covid19, nel contempo si consenta il proliferare di informazioni non controllate e di validità scientifica quantomeno dubbia circa la messa in vendita di kit 'fai da te' la cui attendibilità è tutta ancora da verificare".Potrebbe interessarti
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Bene farebbe, per Lamberti "l'Istituto Superiore di Sanità a chiarire in modo definito ed inequivocabile questo aspetto. Anche perché, in un momento di angoscia come questo, far passare il messaggio che sia possibile sapere se si è stati infettati o meno, sottoponendosi ad uno di quei test rapidi che il cittadino medio identifica con il test di gravidanza, serve solo ad alimentare false certezze". Inoltre, aggiunge ancora il presidente di Federlab "se dovesse essere vero che diverse regioni avrebbero già acquisito milioni di questi kit diagnostici, significherebbe che qualche commissione tecnica li ha ritenuti idonei". "Curiosa circostanza il fatto che quel che non si può fare in un laboratorio altamente specializzato si possa poi fare in uno studio medico, in farmacia o, peggio ancora, a casa propria" conclude Lamberti.





