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Asl Napoli 1 Centro: chiesto il reintegro dei lavoratori esclusi dalla proroga con la delibera 248

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I lavoratori della Asl Napoli 1 Centro, insieme con i cosiddetti “avvististi” e il segretario della Fials, Lello Pavone, chiedono il reintegro del dipendenti esclusi dalla proroga con delibera 248.E lo fannos crivendo una lettera al direttore generale Ciro Verdoliva. “Ci rivolgiamo a lei, -si legge-perché sappiamo quanto ha a cuore le sorti dell’azienda che dirige e soprattutto dei suoi dipendenti, che tra mille difficoltà insieme alla direzione strategica, stanno cercando di portare avanti i suoi principi e i suoi obiettivi, quelli di una grande azienda sanitaria pubblica, dove si cerca di ridare finalmente dignità ai cittadini utenti e ai lavoratori , che per troppi anni e ancora oggi, pagano colpe non proprie, che si tramutano in aggressioni, stress da lavoro correlato, demansionamento e burnout.
Ma oggi abbiamo un nuovo nemico più aggressivo, insidioso e subdolo, questa infezione, che ormai è diventata una vera e propria emergenza internazionale, che prevede tutta una serie di misure anche sociali, che rischiano di segnare per molti anni la nostra società così come la conosciamo adesso, questa emergenza, ci deve tenere ancora di più tutti uniti, tutti coesi e concentrati per cercare di affrontare e combattere questa nuova sfida, questa nuova patologia, che ogni giorno diventa più forte e minacciosa.

Proprio per questo motivo tra le tante misure che bisognava adottare, la prima, la più importante era sicuramente quella di rafforzare il personale con nuove assunzioni, con un nuovo scorrimento delle graduatorie e con la stabilizzazione di tutti i precari, per non perdere le professionalità acquisite e l’ esperienze maturate, quello che giustamente lei sta facendo, e che condividiamo in pieno, ma purtroppo per una questione puramente burocratica, un piccolo gruppo di uomini e donne, di mamme e papà, di lavoratori, per pochi giorni non è riuscito ad entrare in questi percorsi, al contrario di tutti i loro colleghi dello stesso avviso pubblico, che grazie ad una sua disposizione, hanno avuto la possibilità di essere prorogati e ad aspirare così alla tanto agognata stabilizzazione, che tutti i precari meritano, per quello che riescono a dare con il loro sacrificio a tutte le pubbliche amministrazioni, in particolare, questo piccolo nucleo di operatori, sono stati proprio quelli che hanno consentito di far aprire il famoso ospedale del Mare, di portarlo avanti e di farlo funzionare, di far garantire i cosiddetti LEA, I livelli minimi di assistenza, quelli che anche con il loro sacrificio, hanno contribuito alla fuoriuscita dal commissariamento, della regione Campania, proprio il gruppo più formato e con più esperienza di quel presidio, che purtroppo ancora oggi non riesce a decollare definitivamente e a dare risposte sanitarie certe e sicure,nonostante tutte le risorse anche economiche impegnate.

Questi colleghi, non meritano di essere esclusi, non meritano un trattamento diverso dai loro colleghi per solo pochi giorni, sarebbe troppo ingiusto, sarebbe come essere discriminati due volte, la prima quando hanno finito il loro rapporto di lavoro e la seconda quando tutti vengono prorogati e loro per soli pochi giorno no, non è accettabile, una grande azienda come la nostra, una grande famiglia come lei spesso la definisce, non può accettare questa cosa.Noi siamo sicuri, che lei come dirigente, come funzionario tutto di un pezzo, ligio al dovere ma fortunatamente per quest’azienda illuminato, come padre di questa famiglia e proprio come padre di famiglia, non può accettare questa vicenda, siamo sicuri che il manager che abbiamo visto in prima linea, quando il presidio incurabili crollava o quello che in 12 ore è riuscito ad aprire nuovamente il pronto soccorso devastato del vecchio pellegrini, o ancora, quello che in prima linea cerca di contrastare questa nuova minaccia “Coronavirus”, riuscirà anche questa volta a trovare la soluzione più giusta e equa per questi colleghi che a nostro parere, meritano almeno la stessa opportunità di tutti gli altri.
Siamo sicuri che lei leggerà attentamente questa lettera-concludono- e cercherà di pensarci e di meditare, come siamo sicuri faranno tutte le persone e le forze sociali in indirizzo , e tutti insieme ci batteremo, affinché questi lavoratori, questi professionisti, ma soprattutto queste donne e uomini nostri amici, colleghi e concittadini, sentano forte la nostra vicinanza e la nostra gratitudine e possano, ritornare soprattutto in questo difficile momento, nella nostra gloriosa azienda, L’Asl Napoli 1 Centro l’azienda più grande d’Europa”.

 


Articolo pubblicato il giorno 6 Marzo 2020 - 10:41
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