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Rompe il braccialetto elettronico parte l’allarme in Commissariato e viene arrestato al bar

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Il personale dell’Ufficio Misure di Prevenzione del Commissariato di Aversa, diretto dal Primo Dirigente Vincenzo Gallozzi, traeva in arresto, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Napoli Nord, Raffaele Conte, 68 anni, per l’inasprimento della misura cautelare degli arresti domiciliari.

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L’uomo era stato arrestato la prima volta verso la fine del mese di novembre 2019, perché gravemente indiziato del delitto di stalking nei confronti della nipote, a causa dei comportamenti violenti e vessatori che avevano cagionato alla donna un grave stato di ansia e di paura, facendole addirittura cambiare le proprie abitudini di vita.
Uno degli episodi violenti si verificò quando l’uomo aggredì la nipote, che era in compagnia della sorella, prima verbalmente e poi fisicamente con calci e pugni all’addome cagionandole lesioni poi giudicate guaribili in 15 giorni. Sottoposto poco dopo alla misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, il 9 febbraio evadeva rompendo il meccanismo che immediatamente segnalava l’allarme.
Conte veniva rintracciato nei pressi di un bar a Teverola e tratto in arresto per il reato di evasione con sottoposizione nuovamente alla misura degli arresti domiciliari. Considerato il comportamento posto in essere e la trasgressione alla misura impostagli, il Tribunale di Napoli Nord III Sez. Penale, ha inasprito la misura sostituendola con la custodia cautela in carcere. Quest’ultima veniva prontamente eseguita dall’Ufficio MPS del Commissariato di Aversa che traduceva Conte arrestato per la terza volta, presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente.

Articolo pubblicato il 13 Febbraio 2020 - 14:41 - Redazione Cronaca

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