Il rischio di una infezione della cornea (cheratite microbica) è il pericolo maggiore che corrono sia i portatori di lentine a contatto, che coloro che si sottopongono a chirurgia refrattiva laser.Potrebbe interessarti
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«I consigli per evitare tutto ciò - dice Vincenzo Orfeo, dirigente dell’unità operativa di Oculistica alla Clinica Mediterranea di Napoli e docente per la Superficie oculare all’Università di Trieste - sono: 1) usare bene le lentine, non dormire mai con quelle indossate e preferire senz'altro l'uso giornaliero (gettandole cioè la sera); 2) la chirurgia refrattiva laser è molto più sicura, poiché riduce di 3 volte il rischio di infezione corneale rispetto ai portatori prolungati di lentine». «Oggi possiamo dire che con le nuove tecnologie a disposizione, sia da un punto di vista diagnostico che terapeutico, un paziente che porta occhiali o lenti a contatto continuativamente può sottoporsi ad una chirurgia refrattiva (sia laser sulla cornea che chirurgia intraoculare) con grande sicurezza. Il laser Femto + Eccimeri è ottimo per eliminare i difetti visivi, specialmente la miopia fino a 8-9 gradi, l’astigmatismo e bassi livelli di ipermetropia fino a 3-4 gradi con pochissimi rischi. I rischi sono minimi se i pazienti hanno superato una serie di test fondamentali, perché c’è una diagnostica sofisticata che è necessario eseguire prima, per capire quali problemi possono esserci nel post operatorio». «Senza criminalizzare l’uso delle lenti a contatto che, usate con attenzione, cioè con un occhio lubrificato e togliendole quando si hanno gli occhi rossi, vanno benissimo, dobbiamo tener conto tuttavia che statisticamente i rischi di una cheratite infettiva microbica determinata da una lente a contatto sono decisamente superiori al rischio infettivo dopo un intervento di chirurgia refrattiva. Quest’ultima, se eseguita con una buona diagnostica e una buona tecnologia, crea pochissimi problemi ed è quindi più sicura», conclude Orfeo.
Oculistica, Orfeo: 'Chirurgia refrattiva laser sempre più sicura'
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