Sono dieci gli attuatori (parti di uno scambio ferroviario) prodotti da Alstom sequestrati in tutta Italia nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Lodi sul deragliamento del Frecciarossa 1000 che il 6 febbraio a Ospedaletto Lodigiano ha causato la morte di due macchinisti (Mario Dicuonzo, 59 anni di Capua, e Giuseppe Cicciù, 52 anni di Reggio Calabria) ed il ferimento di 31 persone.
I dispositivi, come riporta MilanoToday, fanno parte dello stesso lotto di quello che azionava lo scambio teatro della tragedia lungo la linea Milano-Bologna e che, stando ai primi esiti dell’inchiesta era montato con i comandi interni invertiti. Dei dieci attuatori alcuni erano già montati e altri ancora in magazzino. Saranno sottoposti ad accertamenti tecnici anche se in quelli già montati non sembrano esserci anomalie.
Nell’inchiesta della Procura di Lodi, ad ora, risultano indagati i cinque tecnici che durante la notte intervennero sullo scambio, l’amministratore delegato di Alstom Ferroviaria, Michele Viale, e la società Rfi, indagata per responsabilità amministrativa in base alla Legge 231 del 2001.
Resta l’ipotesi che sia l’attuatore dello scambio, la causa del deragliamento del Frecciarossa Milano-Salerno avvenuto nel Lodigiano nelle prime ore della mattina del 6 febbraio. Il difetto è stato reso noto da Marco D’Onofrio giovedì mattina. D’Onofrio è il direttore dell’Ansf, Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie, ed è stato sentito in Senato in audizione nella commissione lavori pubblici, in una seduta dedicata proprio al disastro ferroviario di Lodi.
La comunicazione del difetto rilevato è pervenuta all’agenzia nella serata di mercoledì, come ha riferito lo stesso direttore, che comunque ha aggiunto che si tratta sì di “una prima evidenza che introduce un problema che è stato riscontrato”, ma “non giustifica tutto”. In seguito ad alcune prove sul campo, sembra vi sia stata una “inversione dei cablaggi interna al dispositivo che si è andato a sostituire”, ha ancora spiegato D’Onofrio aggiungendo che ora l’agenzia per la sicurezza effettuerà una procedura di “safety alert”, ovvero comunicherà a tutte le authority italiane gli estremi del componente o del lotto di fabbricazione.
Gustavo Gentile
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