“Le immagini che raccontano di paesaggi di cumuli non differenziati in periodi alterni continuano ad essere la cornice della città di Napoli, soprattutto nelle aree periferiche, sono una drammatica realtà che non può più essere chiamata emergenza. Non chiamatelo più ciclo dei rifiuti.Questo è un labirinto che continua ad avere come unica via d’uscita strade secondarie lontane dalla tanto decantata economia circolare. Semplicemente una situazione indecorosa che mette a rischio anni di sforzi di tanti cittadini e comuni virtuosi che fanno una raccolta differenziata di qualità.
E per evitare di sporcare l’immagine e soprattutto per scongiurare una crisi sanitaria i rifiuti tal quale si mandano all’inceneritore senza nemmeno informare i cittadini ricicloni di Acerra che vivono in territorio già martoriato. Se questa scorciatoia diventasse la via d’uscita principale sarebbe un passo indietro di decenni a danno del valore che oggi la raccolta differenziata ha assunto in gran parte del territorio campano. In una nota Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania sull’emergenza rifiuti per strada nella città di Napoli.
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