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Napoli, il ministro Lamorgese: ‘Attenti ai boss che si dissociano per avere gli sconti di pena’

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Negli ultimi tempi le richieste di dissociazione appaiono in aumento e sembrano esprimere una strategia processuale finalizzata ad accedere alle misure premiali previste per i detenuti condannati in via definitiva. Un cambiamento, questo, che potrebbe avere come obbiettivo i possibili effetti delle recenti sentenze della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e della Corte Costituzionale, che hanno sancito la parziale incostituzionalità del cosiddetto ‘ergastolo ostativo’. Ai boss, ora, non è preclusa la possibilità di scontare pene inferiori rispetto a quella ‘a vita’ e di accedere a permessi premiali. Tale problematica è costantemente seguita anche dal Ministero dell’Interno”. Lo dice al Mattino il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. E sulla lotta alla camorra precisa: “Nei primi 10 mesi dei 2019, l’azione di contrasto condotta dalle forze di polizia nella Provincia di Napoli ha consentito la denuncia e l’arresto di 323 persone per associazione di tipo mafioso e l’esecuzione di numerose operazioni di polizia giudiziaria. La situazione della criminalità organizzata nel capoluogo partenopeo, già particolarmente variegata, appare comunque in continua evoluzione. Si registrano alcune azioni violente tra componenti dei vari clan per la ricerca e l’affermazione della leadership nei vari quartieri. Va anche detto che la vita nei contesti degradati e la diseguaglianza socio-economica costituiscono l’habitat ideale per le organizzazioni camorristiche che finiscono per attrarre tanti giovani. Anche per questo, la prefettura di Napoli, fin dal 2017, ha istituito un apposito tavolo sul tema del disagio e della devianza giovanile e ha avviato, coni fondi del Pon Legalità, un progetto quinquennale per la presa in carico di 300 minori, trai 6 e i 18 anni, a grave rischio di ‘esclusione sociale. Altra iniziativa in materia di contrasto alla devianza giovanile è quella dei cosiddetti maestri di strada, anche questa finanziata con risorse del Pon. Ma Napoli è una città in cui bisogna sempre tenere alta la guardia. In alcune realtà è presente anche una generazione di nuove leve particolarmente agguerrite e contrapposte che affermano la loro presenza con modalità violente e volutamente eclatanti che mettono a repentaglio l’incolumità dei cittadini e allarmano interi quartieri. Le forze di polizia, quindi, stanno compiendo ogni sforzo possibile per rendere più serrato il controllo del territorio”.


Articolo pubblicato il giorno 16 Dicembre 2019 - 11:48
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