Tredici le condanne richieste dal pubblico ministero della Dda di Napoli, Alessandro D’Alessio al termine della requisitoria, questa mattina, dinanzi al tribunale di Napoli, nei confronti del gruppo che gestiva lo spaccio di droga a Mondragone (CASERTA) che, secondo l’accusa, sarebbe stato organizzato dal 32enne Francesco Tiberio La Torre, figlio del boss Augusto, che finì anche in carcere nell’ottobre 2018. Per lui il pm ha chiesto la condanna a 18 anni di carcere; la stessa pena è stata chiesa per Salvatore De Crescenzo, mentre per Michele Degli Schiavi, Vincenzo De Crescenzo e Frederik Loka sono stati chiesti 16 anni. Un gruppo di spacciatori che, secondo l’accusa, faceva capo a La Torre junior che aveva contatti con rifornitori a Giugliano, Casoria e Caivano nel napoletano ma che voleva allacciare i rapporti la malavita sudamericana. E’ stata esclusa l’aggravante mafiosa in questo procedimento. La sentenza è stata fissata per gennaio.
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