Dalle 18.40 il traffico ferroviario sulle linee Sulmona-Avezzano, Roccasecca-Avezzano e fra Ceprano e Cassino (linea Roma-Cassino), e’ sospeso, in via precauzionale, per consentire la verifica dello stato dell’infrastruttura da parte dei tecnici di RFI a seguito di una scossa di terremoto che ha interessato il territorio fra l’Abruzzo e il Lazio. A sottolinearlo una nota di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi). “Sulla linea AV Roma-Napoli – prosegue la nota – per lo stesso motivo, i treni già in viaggio procedono con limitazione di velocità fino alla verifica dei tecnici di RFI. Gli altri convogli percorrono l’itinerario alternativo via Formia”. A seguito dell’evento sismico registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia tra le province di Frosinone e L’Aquila alle ore 18.35, con magnitudo ML 4.4, la Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della protezione civile. Dalle verifiche effettuate, l’evento, con epicentro localizzato tra i comuni di Balsorano in provincia dell’Aquila, Pescosolido e Sora in provincia di Frosinone risulta avvertito dalla popolazione, ma non sono stati registrati danni a persone o cose. Lo comunica in una nota la Protezione Civile.
E’ stata la significativa profondita’ di 14 km dell’epicentro del Terremoto di questa sera a Balsorano (L’Aquila) a far si’ che si avesse una estensione del cosiddetto ‘risentimento’ anche a distanza di decine e decine di chilometri, e in questo caso fino a Roma. A spiegarlo all’AGI e’ Andrea Billi, geologo e direttore dell’Igag (Istituto di geologia ambientale e geoingegneria) del Cnr. “E’ prematuro – chiarisce subito l’esperto – dire a quale faglia si debba fare riferimento o attribuire questo evento. Di sicuro sappiamo che la profondita’ di 14 km e’ una profondita’ tale da far si’ che ci sia un’estensione del cono di risentimento, ecco perche’ la scossa e’ stata avvertita fino a Roma. Tanto piu’ e’ in profondita’, tanto piu’ e’ l’estensione. Quella e’ una zona molto sismica, vicina anche ad Avezzano, dove nel 1915 ci fu un Terremoto devastante”, magnitudo al momento pari a 7.0 e oltre 30mila morti. Billi aggiunge che a gennaio scorso c’e’ stato un Terremoto di 4.1 a Collelongo, con profondita’ di 16 km, ma non si sa ancora se possa esserci una correlazione tra i due eventi, ovvero se entrambi siano collegati ala grande faglia che diede origine al sisma nella Marsica, colpendo in particolare Avezzano. Nelle mappe sismiche, la zona interessata oggi rientra nella faglia del Fucino ma anche in questo caso per ora e’ prematuro dire se proprio quella sia stata interessata. Occorrera’ attendere i rilievi degli esperti del Cnr e dell’Ingv.
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