Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, nell’ambito dell’azione di contrasto all’economia illegale e sommersa, ha scoperto tre guide turistiche, tutte di origini campane, prive delle autorizzazioni necessarie per svolgere la professione.Potrebbe interessarti
capoluogo partenopeo con la maggiore concentrazione turistica sia a livello nazionale che internazionale (via Duomo, via Toledo e le adiacenze dei poli museali) e si sono concentrati sulle guide turistiche, figure queste ultime che sempre più frequentemente accompagnano i crocieristi che sbarcano in questo periodo.
Gli accertamenti delle Fiamme Gialle di San Giovanni a Teduccio hanno riguardato sia la verifica della sussistenza dei requisiti per l’esercizio della professione, sia del rapporto di collaborazione con le agenzie di viaggio ed hanno permesso di sorprendere 3 persone, completamente sprovviste di abilitazione, che fornivano informazioni a gruppi di turisti sulle bellezze architettoniche e
paesaggistiche della città.
Nei confronti dei responsabili, che richiedevano ad ogni gruppo di turisti una tariffa che andava da 50 a 100 euro per un itinerario della durata di circa 90 minuti, sono state contestate violazioni di natura amministrativa, come prevede la normativa regionale e saranno avviati accertamenti di natura fiscale volti a quantificare i compensi in “nero” dagli stessi percepiti.
L’odierna operazione di polizia economico-finanziaria portata a termine dalle Fiamme Gialle di Napoli è rivolta alla tutela del consumatore, delle guide turistiche regolarmente abilitate, nonché alla lotta all’evasione fiscale.
Napoli, la finanza scopre tre guide turistiche abusive
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