La strategia politica di Luca Parnasi è incisa in una registrazione: “Dare un sostegno alla Lega» del Capitano. La cena natalizia a casa del costruttore del 19 dicembre serviva a questo in vista delle elezioni politiche del 4 marzo 2018. È il costruttore in persona a spiegarlo a uno dei suoi più stretti collaboratori. Parole registrate- come anticipa Repubblica on line- dalla cimice piazzata nello studio di Parnasi dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma, che hanno condotto l‘inchiesta “Rinascimento” sul giro di corruzione attorno al progetto del nuovo stadio della Roma.
Il backstage dell’organizzazione del cenacolo nella dimora di Parnasi rivela il vero intento del padrone di casa. L’Espresso lo racconta nei dettagli nel numero in edicola da domenica 24 novembre e già online su Espresso+ pubblicando le chat riservate tra il tesoriere del partito di Salvini e Luca Parnasi.
Ma torniamo all’intercettazione. Si tratta di un’ ambientale registrata il 6 dicembre 2017. Due settimane più tardi si sarebbe tenuta la serata conviviale a casa Parnasi, nell’esclusivo quartiere Parioli di Roma, con Matteo Salvini, Giancarlo Giorgetti, numero due del partito, e il tesoriere della Lega Giulio Centemero. Intercettato, il costruttore prima parla di Giovanni Malagò, il presidente del Coni, e delle manovre per accaparrarsi il progetto del nuovo stadio del Milan.
Poi passa alla politica: «…A marzo succedono due cose: ci sono le elezioni regionali e nazionali», ragiona il costruttore. Parnasi – trascrivono gli investigatori nel brogliaccio agli atti dell’inchiesta – pensa che le elezioni regionali vengano vinte dalla Lega, “Infatti sta organizzando una cena con alcuni appaltatori e Matteo Salvini per il 19 a Roma e che la faràa casa sua per evitare che vengano beccati…”. Di cene con l’imprenditore Luca Parnasi, già arrestato per un’indagine sui lavori dello stadio di Roma, “ce ne sono state più d’una. Io ceno e pranzo sistematicamente con imprenditori. Anche stamattina ne ho incontrati una quindicina. Con Parnasi sono anche andato allo stadio e mi piaceva il progetto di quello per Roma. Poi, se ha sbagliato e commesso degli errori, giudicherà la giustizia italiana”. Così Matteo Salvini, in una intervista a La Verità, rispondendo ad una intercettazione relativa ad un suo incontro con Parnasi. Ma smentisce che in quella occasione si sia concordato un finanziamento alla Lega di 250mila euro: “Io non faccio l’amministratore. Non raccolgo denaro, ma idee. Le persone che collaborano con me lavorano in modo corretto. Lo dice lo stesso Parnasi: ‘Non erano soldi dati alla Lega’; non ho motivo di dubitarne”.
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