Due serate tutte da gustare per il secondo appuntamento di FaziOpenTheater, la rassegna
 nazionale di teatro - danza - arti performanti quelle in programma sabato 23 a partire dalle
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 direttore artistico ed ideatore della rassegna Antonio Iavazzo, con la responsabile della
 sezione TeatroDanza Annamaria Di Maio sono riusciti ad assicurare al pubblico di via
 Seminario a Capua ancora un grande evento che conferma il peso artistico del cartellone. Si
 tratta di uno spettacolo unico nel suo genere per la magia e la forza narrativa che i due protagonisti Marco Cappa Spina e Michael Pisano riescono ad esprimere con i loro corpi. "L.
 Problems” è un quadro interiore proiettato in uno spazio senza tempo, nel quale due danzatori
 si contendono la supremazia, in una dimensione che lascia intendere un'unica via di
 risoluzione. In tale contesto, la danza diventa azione efficace attraverso i due corpi che si
 studiano, si attaccano, si osservano in silenzio, i corpi finiscono per fondersi in un unico
 sistema, il tema del conflitto lascia il posto ad una moltitudine di accezioni e significati. La
 caratterizzazione dei due danzatori, apparentemente uguali, diventa il punto di partenza per un viaggio di scoperta di due universi complementari che hanno bisogno l’uno dell’altro. Due
 volontà separate, parti integranti di un unico gioco, in un unico spazio dove sembra non
 uscirne vivo nessuno, o entrambi. La sinuosità dei corpi e le sospensioni tendono a
 sottolineare l’armonia e le energie del sistema, nonostante il contrasto tra i due: uno pone con
 durezza la necessità di esternare e la radicalità di voler risolvere anche a costo della vita;
 l’altro, cerca di contenere ed arginare le tensioni con la dolcezza, portando dentro di se la
 dignità e il coraggio di chi vuole sopravvivere senza tirarsi indietro. Il tema della forza viene
 affrontato con verità di azioni e intenzioni. Evocativo e suggestivo, a tratti rituale. L’animalità
 dei danzatori chiarisce i contorni di un’umanità che tende allo sfogo, all’implosione ma anche
 alla risoluzione e al cambiamento. Il titolo richiama l’album da cui è tratto il tappeto sonoro
 della performance: “Luxury problems” di Andy Stott. La scelta musicale evoca la giusta
 commistione tra gli aspetti concreti e quelli eterei della performance.
FaziOpenTheater, rassegna di teatro e danza, a Palazzo Fazio di Capua
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