Medicina Generale in Campania! Oramai sembra una soap opera… Ancora fermi alle assegnazioni del 2017 con un bando di pubblicazione degli ambiti carenti del 2018. Regione Campania, piuttosto che dare risposte risolutive, si cela dietro ad alibi poco credibili. Voci di corridoio dicono che nell’ufficio preposto c’è mancanza di personale, ma nessun dirigente del Dipartimento Tutela della Salute ha mai fatto una comunicazione ufficiale in merito . È mai possibile? Qualcuno dice che le domande da elaborare sono troppe per poter pubblicare i bandi nei tempi giusti… eppure siamo in piena epoca digitale! Perché elaborare sempre le domande ogni volta se i medici della graduatoria regionale campana sono costretti a partecipare ogni anno, dato la lentezza della macchina regionale.. e non continuiamo a dire che la responsabilità è delle AASSLL, dato che le aziende sono un appendice della Regione in materia sanitaria. Non sarebbe più produttivo e veloce elaborare la domanda del singolo medico una volta per tutte, fino a quando quel medico ha la convenzione in Medicina generale?
Oltre i tempi biblici, perché Regione Campania non pubblica anche le date di assegnazione nel medesimo bando, così come fanno le altre regioni? Non è poco trasparente questo modus operandi? A che pro? Citando come esempio la regione Lombardia, quest’ultima ha pubblicato gli ambiti carenti 2019 rimasti vacanti, ai sensi dell’Accordo Collettivo Nazionale della Medicina Generale, art. 34 – comma 17 e art. 63 – comma 15, con le relative date di assegnazione.
Quando in Regione Campania degli ambiti carenti vengono assegnati e poi rinunciati, perché tali ambiti non vengono ribanditi? E se non sono ribanditi, come vengono assegnati quegli ambiti carenti? In che modo viene comunicato ai medici in graduatoria regionale che vi sono ambiti pubblicati, rinunciati e, quindi, di nuovo da assegnare? Qual è la procedura? Viene garantita la trasparenza?
Medici senza Carriere pone tutti questi quesiti ai dirigenti regionali del dipartimento Tutela della Salute, ai dirigenti sindacali di Categoria, ai Presidenti degli Ordini Provinciali dei Medici campani e, in particolar modo al presidente Scotti, che riveste anche il ruolo di Segretario Nazionale della FIMMG, al quale chiediamo un incontro per discutere della criticità tutta campana.
Confidiamo in un suo intervento affinché Regione Campania non perseveri nella sua inadempienza e i cittadini delle province campane possano avere la possibilità di scegliere liberamente il proprio medico, anche tra coloro che hanno il diritto di esercitare come Medico di Famiglia nei loro territori, ma sono impossibilitati da un Ente regionale che impedisce il ricambio generazionale in Medicina generale, tanto caro, proprio, al Segretario Scotti.
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